Nonostante le normative, sempre più rigide e mirate a contrastare il fenomeno, gli incidenti che hanno come principale imputato l'alcool e il conseguente stato d'ebbrezza, continuano a crescere e causare morti e feriti tra giovanissimi e non. Si verificano perlopiù nella fascia oraria che si colloca tra le 20 della sera e le 7 del mattino.
Vite stroncate da un drink o una birra di troppo, si mettono alla guida sicuri di potercela fare e non tengono conto che i riflessi e la concentrazione non sono le stesse di quando sono usciti di casa ed entrati in discoteca o al bar. Non riesco a non pensare, trattando questo argomento, alla canzone di Francesco Guccini, per i Nomadi, "Canzone per un amica".
Potrebbe benissimo fare da colonna sonora ad una campagna di prevenzione, una delle tante che il ministero promuove per la prevenzione degli incidenti nel week-end. Questa è comunque una mia impressione personale, niente di più.
Le vittime sono per la maggior parte giovanissimi tra i 16 e i 20 anni, ma anche adulti tra i 25 e i 35/40 anni. Ogni settimana, complice anche un ponte festivo, questi incidenti segnano le vite di tante persone, causando dolore ai familiari delle vittime perite a causa del loro stato non adatto a mettersi alla guida di un auto e coinvolgendo altre persone innocenti. Televisioni e quotidiani, giornali radio e altre forme d'informazione, riportano in ogni edizione notizie di stragi simili.
Gli esempi si sprecano: talvolta chi guida è anche sotto l'effetto di stupefacenti, una vera bomba se poi si unisce anche il tipo di vettura, nonostante alcuni non siano in possesso dei requisiti per poterle guidare. La legge attuale, paradossalmente, consente ai neopatentati di guidare veicoli con rapporto peso/potenza di 50 kw/t; per fare un esempio pratico, possono guidare un fuoristrada o un suv, e non una city car, poichè più leggera e veloce a parità di potenza.
I neo patentati, per i primi tre anni dal conseguimento dell'esame pratico, non possono superare i 100 km/h in autostrada e i 90 km/h nelle strade extra-urbane, limiti purtroppo quasi mai rispettati. Capita sovente, di vedere alcuni di questi ragazzi, freschi di patente e carichi di inesperienza, alla guida di veri e propri bolidi da pista, auto da centinaia di migliaia di euro in mano a chi, a malapena saprebbe mettere in moto una vecchia 500.
Anche in questo caso esistono delle tabelle, distinte in base a sesso e corporatura, ma anche in relazione al fattore cibo e l'inclinazione soggettiva all'alcol stesso. A parità di peso, 70 kg, prendendo ad esempio 1/4 di vino a 12°, una donna assimila meno l'alcol e raggiunge un valore 0,6 g/l rispetto all'uomo: il 20 % in più. Altre considerazioni, vanno fatte in base all'assunzione di medicine o patologie presenti nell'organismo.
Se il fegato è compromesso, l'eliminazione dell'alcol dal sangue, avverrà più lentamente, lo stesso accade tra le diverse specie di bevande; ad esempio, tra birra e grappa, la seconda verrà assimilata prima. Parlando di sanzioni, posto il limite a 0,5 g/l, considerato guida in stato d'ebbrezza, la legge prevede il decurtamento di 10 punti e la sospensione della patente.
Le ammende vanno dai 500 ai 6000 € per chi viene fermato con un tasso alcolemico tra i 0,8 e gli oltre 1,5 g/l; in alcuni casi è previsto l'arresto dai 3 mesi ad un anno, la sospensione della patente, talvolta la revoca, in caso di incidente mortale. Prima di concludere, una piccola considerazione: un incidente può capitare sia da astemi che ebbri di alcol, tuttavia, nel secondo caso la probabilità diventa certezza, a prescindere dalle percentuali.