Dai primi cellulari ad oggi, sono passati quasi trent'anni, o comunque poco ci manca. Erano di dimensioni enormi, dotati di tracolla e una batteria perennemente in carica. Col passare del tempo, questi dispositivi si sono rimpiccioliti sempre di più, arrivando a pesare meno di un etto, tecnologie super avanzate e dotazione di accessori nutrita a dismisura. In principio era nato per chiamare e rispondere, niente sms o foto, internet o social network. Niente di tutto ciò era permesso.
Poi, piano piano, vengono dotati di messaggistica, compaiono le prime prese per auricolari e qualche dispositivo dotato di radio fm integrata.Oggi, i neo patentati, usano il cellulare per ascoltare la playlist preferita di musica in mp3, ma non quando devono rispondere alle chiamate. Preferiscono tenerlo sulla spalla e guidare con la testa china, distraendosi da ciò che succede sulla strada.
Questi sono i tempi dell'apparenza, in cui i gesti contano più delle parole; farsi vedere impegnati e indaffarati, sempre di corsa dietro a chissà cosa, purchè si stia facendo qualcosa. Per questo non si trova il tempo per i gesti che possono salvarci la vita, come l'auricolare o la cintura di sicurezza. Sono d'intralcio, quasi costa fatica ricordarsi di usarli e non ci si rende conto di quanto siano vitali.