Queste due categorie di veicoli, condividono molte norme in comune: il patentino, poter condurre questi mezzi a 14 anni e non poter superare per legge i 45 km/h. Sulla carta è così, in realtà, tutt'altra cosa. Questi mezzi, da anni, sono oggetto di elaborazioni esagerate (ed esasperate!). In particolare, la vespa 50, nonto come vespino, veniva equipaggiato con trasformazioni che arrivavano a 180 cc., quasi 4 volte tanto e le prestazioni superiori a quelle di un utilitaria di quei tempi, circa trent'anni fà, esistevano auto come la Panda 30, la Uno e tante altre.
Ricordo che le forze dell'ordine organizzavano frequenti posti di blocco, compilavano verbali e sequestravano mezzi, riempiendo diversi carri-grù che poi li scaricavano nei depositi della polizia municipale. Alcuni facevano proprio un baccano infernale, dovuto agli scarichi svuotati delle retine interne, oppure da ricambi non originali e non consentiti per quel mezzo.
Gli scooter odierni, sono altrettanto oggetto di elaborazioni, attenzioni da parte delle forze dell'ordine, ma non hanno lo stesso fascino: non hanno il cambio di velocità, sostituito da un variatore azionato tramite cinghia tesa tra due pulegge. Il motore sembra quello di un decespugliatore impazzito, un rumore assordante e irritante.
Col passare degli anni, dal 1986 per l'esattezza, è stata intrdotta la legge che ha imposto l'uso del casco, un elemento indispensabile per la sicurezza nella guida di questi mezzi (anche per le bici, ma merita un discorso a parte), che purtroppo non è stato preso mai sul serio. Vuoi per pigrizia, o per non rovinare la pettinatura scolpita dal gel, pochi lo mettevano e allacciavano a norma.
Eppure le sanzioni sono salate, sia per quanto riguarda ciclomotori che per le moto. Sono divise in due sezioni: maggiorenni e minorenni. La prima, prevede 70 € per il conducente e il veicolo, il fermo del ciclomotore o motoveicolo pe 60 giorni e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Nel secondo caso, la sanzione è di 74 €, a carico del genitore o chi esercita la patria potestà, per il resto non cambia, non vengono decurtati punti patente.
Nonostante l'introduzione della legge, gli incidenti non sono mancati, pur avendo avuto una flessione, e gli scenari presentatisi agli occhi di chi andava a soccorrerli non erano meno brutti di quelli automobilistici, anzi, talvolta anche peggiori. Ho sempre avuto una certa paura delle due ruote e rare volte mi sono lasciato convincere a salire su uno di questi bolidi, capaci di superare in pochi secondi i 200 km/h.
Se proprio dovessi decidere di guidare una moto, sceglierei una custom: moto con baricentro basso, motore "tranquillo" e capace comunque di discrete velocità di crociera. Una moto da passeggio, adatta a viaggi coast to coast, più comfort che prestazioni. Considerati i limiti di velocità, inutile che raggiunga i 300 orari; senza distrarsi troppo, meglio la vista di un paesaggio, piuttosto che il vento in faccia a mozzare il respiro.
Questa è, e rimane, una mia opinione personale, niente di più, una libera considerazione sull'argomento, che non deve influenzare, ma dare solo un quadro sulle norme vigenti in materia.Da qualche anno, sulla scia delle city-car più conosciute, sono nate le minicar; carrozzeria in vetroresina e motori diesel da 500 cc, il cambio è automatico.
Sono classificate come quadricicli a motore, immatricolate e targate come i ciclomotori, in quanto ne seguono anche le normative di circolazione: due persone a bordo e 45 km/h, il limite di velocità. Un alternativa alle due ruote, ritenuta da alcuni genitori più sicura, per via del fatto che hanno un guscio e due ruote in più.
Tuttavia, i test sulla sicurezza non danno lo stesso risultato, se non in pochissimi casi. Solo una finora, è dotata di carrozzeria in alluminio e quattro freni a disco, al pari di auto normali. Un alternativa la rappresenta anche per chi, non avendo ottenuto il rinnovo della patente per vari motivi, effettua l'acquisto di questo tipo di veicolo.
Queste persone, aggirando l'ostacolo, non si rendono conto del pericolo, per sè stessi e per gli altri. In fondo, si tratta pur sempre di un autovettura, di dimensioni ridotte, ma comunque si guida come tale.