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Glossario Tecnico Meccanico

12 ago 2013 - 09:16
Abbagliante
Faro o proiettore di profondità che proietta una luce ad alta profondità. Accanto ai tipi più tradizionali che impiegano lampade a filamento o alogene, in commercio si trovano anche lampadine di nuova generazione, come quello allo Xeno che impiegano scariche di gas e assumono la caratteristica colorazione blu

ABC - Active Body Controll
Dispositivo Mercedes che regola l'assetto della vettura a seconda delle varie condizioni stradali, limitando al minimo eventuali rollii o beccheggi grazie a un sistema di sospensioni “attive” in grado non solo di reagire alla asperità della strada ma di prevenirle".

Accelerazione laterale
Accelerazione sviluppata da un'auto mentre si trova a percorrere una curva. Oltre il valore g massimo (riportato in genere nelle riviste specializzate o nelle brochure pubblicitarie delle automobili ) l'auto perde aderenza e comincia a sbandare verso l'esterno della curva.

Il valore viene determinato facendo una prova che consiste nel percorrere una curva di raggio costante ad assetto stabilizzato e in continua accelerazione, quindi a velocità sempre maggiori sino a quando l'auto non perde la presa a terra (aderenza). Tanto più alto sarà il valore massimo, tanto maggiore la tenuta di strada dell’auto.

Aderenza
La fisica la definisce come “la forza che si oppone allo scorrimento relativo di due superfici a contatto”. Nel caso del movimento dell’auto, è quella forza che si sviluppa tra la ruota motrice di un veicolo e il manto stradale.

In particolare questa forza viene determinata dal prodotto del peso dell’auto gravante sulla ruota per il coefficiente d’attrito statico che arriva al valore massimo quando le superfici che vengono a contatto sono asciutte o anche completamente bagnate, e risulta invece minimo quando sono appena umide, fangose o ricoperte di sostanze scivolose come ad esempio grasso, olio, ecc...

ADS - Adaptive Damping System
Sistema Mercedes che regola le sospensioni a seconda della velocità e del carico della vettura, in modo da assicurare il massimo confort in ogni condizione di carico o marcia.

Aerodinamica
Parte della meccanica che studia i fenomeni che s'accompagnano al moto dell'aria e al moto dei corpi in essa immersi. Uno dei parametri più noti in campo automobilistico è il coefficiente CX o Coefficiente di penetrazione dell’aria che misura aapunto la capacità di una vettura di "penetrare" l'aria Le vetture di nuova concezione hanno un coefficiente CX compreso tra 0,3 - 0,4.

Alce test
Test di verifica della stabilità dell’automobile in condizioni di emergenza il cui nome “Alce” deriva dal fatto che il primo test venne eseguito nei Paesi nordici dove spesso lungo le strade si verifica l’attraversamento improvviso di animali selvatici e nello specifico di alci.

Nell’esecuzione del test infatti viene simulata una situazione simile che costringa l’automobile a compiere lo stesso movimento dinamico che occorre per evitare un ostacolo improvviso, proprio come l’attraversamento di alce, con successivo riallineamento nella giusta corsia di marcia.

Alettone
Per analogia di forme e funzione è del tutto simile ad un’ala di aeroplano, ecco perché il nome “alettone” che sostituisce quello più tecnico ma certamente meno diffuso di “iposostentatore”). Si tratta di un’”ala aerodinamica” applicata alla carrozzeria dal principio solo dei veicoli da competizione, ma ormai montato di serie su molti modelli sportivi.

La sua funzione è quella di aumentare l'aderenza dell’auto alle alte velocità,. Il suo comportamento è perfettamente analogo ad un'ala di aeroplano, solo che è rovesciata. Ecco perché al posto di far decollare l'auto tende ad inchiodarla a terra, e meno male!

Ammortizzatore
E’ un dispositivo costituito da un pistone solidale con la scocca che scorre all’interno di un cilindro pieno d’olio a sua volta collegato alla ruota dell’auto. La velocità di scorrimento del pistone dipende essenzialmente dalla viscosità dell’olio.

La funzione dell’ammortizzatore è sostanzialmente quella di garantire condizioni di stabilità e aderenza al suolo ottimali ammortizzando appunto le oscillazioni dovute alle asperità del fondo stradale.

Oltre a ciò, gli ammortizzatori contribuiscono a migliorare il confort dei passeggeri. Ultimamente in commercio si trovano ammortizzatori di tipo elettronico, che vengono comandati da una centralina collegata con vari sensori. (verificare anche le voci ABC e ADS)

Angolo di attacco
Riferito a veicoli fuoristrada, è l’angolo massimo che si viene a formare senza che il veicolo tocchi con la parte anteriore.

Angolo di deriva
Angolo che si viene a formare tra la direzione delle ruote e la traiettoria effettivamente percorsa dal veicolo.

Angolo di dosso
Riferito a veicolo fuoristrada: Angolazione massima di un dosso che un fuoristrada può affrontare senza toccare con la parte inferiore.

Angolo di ribaltamento
Riferito a veicolo fuoristrada: massima inclinazione che un fuoristrada può affrontare, tenuto conto della posizione del suo baricentro, senza ribaltarsi.

Angolo di uscita
Riferito a veicoli fuoristrada: è l’angolo massimo che si viene a creare senza che il veicolo tocchi con la parte posteriore.

Antigelo
Liquido con additivi contro la corrosione, che si aggiunge all'acqua del circuito di raffreddamento dei motori allo scopo di impedirne il congelamento nella stagione fredda.

Antipattinamento
Dispositivo elettronico in grado di evitare il pattinamento delle ruote dovuto all'applicazione sulle stesse di una coppia maggiore del necessario in rapporto all'aderenza con il terreno (vedi anche le voci ASR; ETC; TCS).

Aquaplaning
Fenomeno che si verifica in condizioni di strada molto bagnata e di elevata velocità del veicolo e consiste nella perdita di aderenza del pneumatico con il fondo stradale:

accade che i canaletti laterali del battistrada dei pneumatici non riescano a far fronte alla quantità di acqua incontrata, a causa magari dell’usura del battistrada stesso che non garantisce sufficiente profondità ai canaletti o per la sua particolare configurazione, inadatta a quelle condizioni di marcia.

Così uno strato liquido finisce per interporsi tra suolo e pneumatico con pressione tale da sostenere il peso dell'automobile, vanificando la capacità di controllo della vettura.

ASF - Audi Space Frame
Struttura in alluminio utilizzata per la realizzazione della Audi A2, caratterizzata da elevata rigidità e peso ridotto.

Asfalto drenante
Particolare asfalto realizzato con bitume di dimensioni più grandi rispetto alla media in modo che si creino degli spazi che consentano all'acqua di drenare. Ciò oltre a migliorare l'aderenza permette all'asfalto di non trasformarsi in una superfice scivolosa in caso di forte pioggia.

Avantreno
Parte anteriore di un veicolo che assolve alla funzione di direzione del veicolo stesso.

Baricentro
Secondo una spiegazione molto semplice e sintetica sarebbe il punto in cui si concentra tutta la massa della vettura.Tecnicamente dunque è il centro di massa (o centro di gravità): per un corpo, o per un sistema, il baricentro si muove come un punto materiale in cui si concentra la massa totale del sistema e al quale sia applicata la risultante delle forze esterne che agiscono sul sistema stesso.

Battistrada
Parte esterna del pneumatico che viene a contatto con il fondo stradale, costituito da una corona di gomma vulcanizzata, molto resistente all'abrasione,sulla quale vengono realizzati dei canaletti che, a seconda della disposizione, formano dei disegni particolari che rendono il pneumatico adatto a condizioni ed esigenze di marcia diverse.

La profondità di tali incavi in un pneumatico nuovo è di 7 mm. Per legge tale profondità non deve mai scendere sotto 1,6 mm, ma l’ideale sarebbe che non scendesse al di sotto dei 2 mm.

Beccheggio
Movimento oscillatorio dell'autovettura che si verifica nelle fasi di accelerazione o decelerazione.

Cambio
Congegno impiegato su autoveicoli, automotrici, biciclette, per consentire la variazione del rapporto di trasmissione e modificare quindi le caratteristiche della coppia motrice che arriva alle ruote. Il suo impiego si è reso necessario per la scarsa disponibilità di coppia dei motori a scoppio a bassi regimi Anche solo per far partire l’auto è necessario che entri in funzione un “moltiplicatore di coppia” quale appunto è il cambio.

Esistono vari tipi di cambi: ad esempio quello discontinuo o a salti di velocità, o a gradini, realizzato per lo più mediante accoppiamenti d'ingranaggi per ottenere una variazione discontinua della velocità; cambio continuo o progressivo, a frizione, idraulico, a cinghia, elettrico in cui la variazione tra le velocità è continua.

Oppure ancora il cambio automatico, in cui la variazione del rapporto di trasmissione avviene senza l'intervento del pilota; sono adottati in alcune moderne autovetture, perché ne semplificano la guida e consentono perfino una migliore gestione dei consumi.



Campanatura
L'inclinazione che si dà alle razze delle ruote degli autoveicoli, in modo da conferire alla ruota maggiore rigidità.



Canali dell'ABS
Sono le elettrovalvole che intervengono a modulare la forza frenante sulle ruote in caso di intervento da parte dell'ABS. Spesso la definizione comprende anche i sensori di tale dispositivo, che hanno il compito di rilevare il bloccaggio delle ruote o il loro repentino arresto, ma non è corretto.

Di norma gli ABS di ultima generazione possiedono quattro canali attivi e quattro elettrovalvole per la modulazione della frenata. Tuttavia alcune case fanno economia riducendo a due il numero dei sensori e delle elettrovalvole.



Candela (di accensione)
Nei motori a scoppio a combustione interna, dispositivo costituito da un tronco-conico di porcellana o steatite che funge da isolatore, con due elettrodi tra i quali scocca la scintilla per l'accensione della miscela carburante.



Cappelliera
Zona sottostante il lunotto che spesso viene utilizzato come ripiano portaoggetti. Il suo nome deriva appunto dalla sua prima funzione che fu proprio quella di consentire la sistemazione delle cappelliere di un tempo.

Attenzione però, si sconsiglia vivamente l’utilizzo di quest’area come portaoggetti soprattutto nel caso di viaggi impegnativi, poiché in caso d’incidente gli oggetti sistemati lì si trasformerebbero in proiettili! Inoltre è importante garantirsi sempre la massima visibilità posteriore.



Centro di rollio
Tenuto conto che esistono un centro di rollio per l’avantreno e un’altro per il retrotreno, sarebbe più opportuno parlare di “asse di rollio” poiché unisce questi due punti estremi formando proprio l’asse attorno al quale si genera il rollio della vettura.



Cinghia
La cinghia, comunemente detta di trasmissione, è un organo flessibile in forma di nastro chiuso di spessore, larghezza e costituzione variabili. La funzione è quella di trasmettere il movimento da un elemento all'altro della vettura.

Esistono svariate tipologie di cinghie: cinghie piatte, cinghie che servono a trasmettere il moto tra alberi paralleli o sghembi con pulegge; cinghie a sezione trapezoidale, cinghie che corrono entro pulegge a gola o a V, molto diffuse per la trasmissione di piccole e medie potenze.



Circuito freni sdoppiato
Ragioni di sicurezza hanno indotto le case automobilistiche a prevedere per così dire un doppio circuito freni che infatti oggi, si trova in dotazione in tutte le vetture. Nello specifico, i tubi del sistema frenante diventano due assicurando il funzionamento dell’impianto anche in caso di anomalia. Chiaramente la forza frenante diminuisce anche a causa della perdita di liquido e quindi la frenata risulta veramente poco efficace.

Secondo la normativa DIN 7400 esistono varie tipologie di circuiti freno sdoppiati: "HH" entrambi i circuiti frenanti intervengono su tutte le ruote; "HT" il circuito di emergenza frena solo le ruote anteriori mentre quello standard ovviamente tutte e quattro; "K" il circuito è concepito a forma di X, nel senso che ogni circuito frena una ruota anteriore e una posteriore ma in posizioni opposte; "TT" i circuiti frenanti posteriori e anteriori sono indipendenti.



Complanare (strada)
Strada parallela ad un’altra che ne segue la direzione ma con una destinazione d’uso diversa: un esempio sono le carreggiate che costeggiano le superstrade o le tangenziali, che appunto servono a far defluire il traffico per così dire locale.



Contachilometri
Strumento che totalizza i chilometri percorsi da un veicolo, autoveicoli è costituito da un contagiri azionato da un albero flessibile che prende il moto dalla scatola del cambio attraverso un ingranaggio a pignone.



Contagiri
Strumento che rileva il numero di giri compiuti in un dato tempo da un corpo rotante. Sono impropriamente, ma comunemente, così chiamati anche i tachimetri che nelle automobili, motociclette, ecc., misurano istantaneamente il numero dei giri dell'albero motore nell'unità di tempo (in genere al minuto).



Convergenza
Orientamento delle ruote dell'asse anteriore perché non siano perfettamente parallele. In questo modo la vettura sarà più stabile e sarà più semplice contrastare gli angoli di deriva causati dai pneumatici.



Coricamento
Effetto del rollio che provoca appunto il “coricamento” della vettura. Se il coricamento è eccessivo e viene superato il punto di equilibrio dinamico della vettura si può arrivare al ribaltamento...pertanto molta attenzione!



CX
Coefficiente di penetrazione aerodinamica. Quanto più il suo valore è elevato tanto maggiore sarà la forza necessaria a far mantenere costante la velocità di un corpo immerso nell’aria. Quello di una odierna vettura è pari circa a 0,3.



Decelerazione
In fisica, effetto di una forza che contrasta il moto di un corpo. Per quanto riguarda le autovetture la decelerazione maggiore viene data dai freni che possono sviluppare decelerazioni pari ad oltre 1g. Negli urti le decelerazioni sono moltiplicatori di massa, difatti a 20 Km/h si hanno decelerazioni pari a 15 g.

Supponiamo dunque che un uomo del peso di 80 Kg venga scaraventato in avanti con una forza pari a 15 volte il proprio peso: 80 Kg x 15 = 1200 Kg !!! Quindi chi pensa di poter contrastare le forze di un piccolo urto con le sole braccia...ci rifletta su.

Molti infatti continuano a non utilizzare le cinture di sicurezza in città perché pensano di potersi proteggere solamente tenendosi ben saldi al volante, beh se sulle braccia avete la forza di 1200 Kg fate pure!



Deportanza
In aerodinamica, è quella forza che agisce verso il basso e nel caso specifico delle automobili ne aumenta l’aderenza (vedi alche la voce alettone).





Differenziale
Particolare meccanismo atto a ricevere coppia motrice da un albero per trasferirla ad altri due: applicato soprattutto agli autoveicoli, consente di differenziare la velocità di rotazione delle ruote motrici in curva, mentre resta costante la velocità di rotazione dell'asse motore;

Tra le varie tipologie esiste il differenziale autobloccante, che permette la trasmissione di una coppia di una certa intensità ad una delle ruote anche quando l'altra è in fase di slittamento.




Disco freno
Particolare disco in ghisa o in carbonio solidale con le ruote e con caratteristiche di robustezza, resistenza alle abrasioni, indeformabilità, elevata conduzione termica per evitare surriscaldamento, leggerezza. Per fermare la macchina, vengono impiegate delle pastiglie in certa misura abrasive che vengono spinte sul disco da una pinza azionata dal circuito frenante.





Distanza di sicurezza
Distanza utile al mezzo per arrestarsi in ogni condizione stradale senza urtare il veicolo che precede. In caso di condizioni ottimali di visibilità, del mezzo e del fondo stradale, coincide con la distanza percorsa dal veicolo nel tempo utile al guidatore di accorgersi del pericolo, sollevare il piede dall'acceleratore portarlo sul freno e azionarlo.

Il tempo necessario a fare tutto ciò viene definito tempo di reazione ed è in media pari a un secondo. Quindi se a 90 km/h si percorrono esattamente 25 metri in un secondo, tale sarà teoricamente la distanza minima da tenere. In realtà però tale distanza non viene quasi mai osservata.





Dosso
Punto elevato, gobba del manto stradale, che impedisce ai veicoli la visibilità oltre il punto medesimo... Ecco perché non è ammesso superare in prossimità di un dosso! Esistono anche piccoli dossi artificiali atti a rallentare il traffico nelle zone con alta densità di pedoni (in prossimità di scuole e in zone residenziali).



Equilibratura
Con questa operazione si elimina lo sbilanciamento di masse rotanti che può essere generato dall’usura o deformazioni dei cerchi dei pneumatici. Una volta eseguita l’equilibratura non ci saranno più forze che agiscono a rallentare il rotolamento dei pneumatici.

L’equilibratura deve essere effettuata periodicamente, unitamente all’inversione dei pneumatici, dato che i cerchi si deformano per l’azione delle asperità del manto stradale. Da tenere presente che anche l’albero motore è soggetto a piccole deformazioni.



Fading
Termine inglese che vuol dire affievolimento. Nel linguaggio meccanico indica la progressiva perdita di efficienza della frenata a causa del surriscaldamento. Questo fenomeno può verificarsi nei percorsi in discesa e ovunque sia necessario sollecitare continuamente i freni.

Questo perché il surriscaldamento provoca l’evaporazione di alcune sostanze contenute nelle guarnizioni di attrito dei freni con conseguente formazione di una pellicola che fa meno attrito del dovuto.

Il pilota constata che a parità di pressione sul pedale, l’azione frenante si riduce, fino ad annullarsi quasi del tutto. Per scongiurare il pericolo del fading, esistono tipologie ben precise di freni, in particolare quelli autoventilanti con i dischi forati oppure con delle speciali alette tra i dischi che attirano l’aria per il raffreddamento.



Frenata Elettroidraulica
Con questo sistema il pilota che esercita una pressione sul pedale del freno aziona automaticamente un captatore in grado di rilevare il valore della frenata e la velocità di azionamento del pedale.

Questi dati vengono inviati a una centralina che riceve informazioni anche dall’Abs e dall’Esp. A questo punto le elettrovalvole liberano il liquido dei freni conservato in pressione all’interno di un serbatoio.



Frizione
La frizione è il meccanismo che scollega il blocco motore (albero motore) dalla trasmissione rendendo possibili i cambi di marcia e le partenze da fermo. Questo perché i motori a combustione interna non devono scendere al di sotto del regime minimo di rotazione e alla messa in marcia del veicolo devono essere collegati gradualmente agli organi che trasmettono la potenza alle ruote.

La frizione può essere di tipo meccanico (con un cavo metallico) o idraulico (azionato tramite pressione dell’olio che riduce notevolmente lo sforzo necessario).



G - Accelerazione
In nome indica l’accelerazione di gravità;normalmente le accelerazioni si esprimono con l’unità di misura m/s2, ma nel gergo aeronautico e automobilistico si esprimono in multipli e sottomultipli di g in gergo aeronautico e automobilistico le accelerazioni si esprimono, invece che con il classico valore in m/s2 (metri/secondi), in multipli o sottomultipli di g.

La stessa unità di misura viene utilizzare per valutare la decelerazione e la tenuta di strada massima di una macchina in curva.



Ganascia
Tipo di freno che viene montato sulle ruote posteriori delle vetture. In pratica la ganascia tramite l’attrito di due pezzi consente il rallentamento e l’arresto del veicolo; questo tipo di freno viene montato nelle ruote posteriori delle autovetture.



Giunto
Dispositivo di collegamento tra più elementi costruttivi (alberi meccanici, tubazioni, ecc.). Nell’accezione più esatta il termine è riferito a un organo meccanico destinato a riunire due alberi e a trasmettere il moto dall’uno all’altro. Se gli alberi e gli assi sono perfettamente coincidenti possono essere uniti con l’impiego di giunti fissi. In caso contrario è possibile utilizzare giunti mobili detti innesti.


Grado termico delle candele
La definizione e la classificazione delle candele avviene in base alla loro capacità di smaltire il calore generato in fase di combustione della miscela. Questo processo avviene nella punta dell’isolatore, non a caso la parte più calda del congegno che non può superare i 900°C ne scendere al di sotto dei 350°C.

La scelta delle candele non è casuale ma dipende dal carico termico del motore di riferimento. Se la candela non è adatta al motore si possono verificare preaccensioni (battito in testa) o problemi alla catalizzazione. Nel tempo si possono perfino verificare fenomeni di detonazione.



Imbardata
Rotazione della vettura attorno a un asse verticale passante per il baricentro. E’ determinata dalle forze centrifughe che nascono in curva e dalle diverse condizioni di aderenza fra avantreno e retrotreno.



Incidenza dell’asse di sterzata
L’asse di sterzata, che è quello attorno a cui ruota il perno delle ruote anteriori, può essere inclinato “in avanti”(oltre che lateralmente), cioè con la parte bassa più avanti di quella alta: si tratta di incidenza positiva (braccio a terra longitudinale positivo) e l’angolo rispetto alla verticale è l’angolo d’incidenza.

Viceversa se è inclinato con la parte alta più avanti di quella bassa (cosa assai rara perché si perderebbe di tenuta in curva) si parla di incidenza negativa.

Con le trazioni posteriori il “caster” è sempre positivo e serve a dare un autoallineamento del volante; anche una normale bicicletta può essere condotta senza le mani sul manubrio grazie all’effetto raddrizzante del suo caster positivo. Nelle trazioni anteriori il caster è molto ridotto.

Inerzia
Difficoltà di un corpo a modificare il suo stato di moto o di quiete. Come misura dell’inerzia di un corpo si prende la sua massa. Tenendo presente il secondo principio della dinamica si può allora dire che tanto maggiore è l’inerzia di un corpo quanto maggiore è la forza necessaria a produrre in esso una determinata accelerazione. Nelle autovetture quindi maggiore è la massa, maggiore sarà la forza necessaria a decelerare e ad accelerare.



Iniettore
L’iniettore è un dispositivo che spruzza il combustibile nei cilindri. Questo combustibile verrà poi bruciato con l’ausilio delle candele se il motore è a benzina o per autoaccensione se il propulsore è diesel. Nei motori di nuova generazione gli iniettori vengono controllati da una centralina che garantisce l’iniezione del carburante al momento giusto. Così funzionano i motori a iniezione elettronica.


Lampade dei fari
Nei gruppi ottici anteriore e posteriore delle vetture sono alloggiate una serie di lampade di diversa potenza e dimensione a seconda dell’utilità: consentire la visione notturna, rendere la vettura visibile alle auto che seguono e precedono, segnalare soste e cambi di corsia.

Nel gruppo anteriore troviamo 3 livelli di illuminazione: posizione, anabbaglianti, abbaglianti e indicatori di direzione (frecce); il gruppo posteriore comprende luce posteriore, luce stop (più potente) e indicatori di direzione (frecce).



Liquido freni
Gli impianti frenanti delle moderne automobili sono di tipo idraulico: la forza esercitata sul pedale del freno dal pilota si trasmette agli organi frenanti tramite un fluido oleoso contenuto in un apposito serbatoio. Questo liquido non si consuma mai col passare degli anni conviene cambiarlo perché perde le sue caratteristiche chimico - fisiche.



Lubrificante
Sostanza di forte viscosità, impiegata per ridurre l’attrito fra corpi in movimento. Le caratteristiche principali di un buon lubrficante sono: basso attrito interno, buona aderenza alle superfici con le quali vengono a contatto, inossidabilità e resistenza alla temperatura, assenza di tracce di acidi minerali.


Monoblocco
E’ l’insieme di tutti i cilindri e generalmente comprende anche il basamento, l’albero motore e gli attacchi per ancorarsi alla struttura del veicolo. Nelle vetture a benzina di recente fabbricazione il monoblocco è costruito in alluminio, soluzione che consente di ridurre i pesi migliorando il raffreddamento.

Il monoblocco Diesel risulta invece più pesante perchè realizzato in ghisa per far fronte a problemi di robustezza e smorzamento delle vibrazioni. Tuttavia con la ghisa gratifica vermicolare (GGV) si sono ottenute riduzioni di peso comprese tra il 10 e il 20%.



Montanti
Sono le parti della carrozzeria su cui poggia il tetto,. Rivestono notevole importanza per la robustezza strutturale della parte alta della scocca. La loro resistenza è fondamentale per il mantenimento dello spazio vitale nell’abitacolo in caso di ribaltamento della vettura. Tecnicamente i montanti si chiamano «pillar».

OLii Multigrado
Gli olii si differenziano per le loro caratteristiche di resistenza alle alte e alle basse temperature. Tanti automobilisti attempati ricorderanno certamente i tempi in cui era necessario effettuare il cambio dell’olio due volte all’anno a causa delle differenze di olii per l’inverno e l’estate.

L’invenzione degli olii cosiddetti “multigradi” ha eliminato questa necessità poiché hanno elevata capacità di resistenza al passaggio delle temperature consentendo un utilizzo sia invernale che estivo allo stesso tempo. Nella confezione dell’olio il codice 10W40 descrive le caratteristiche del prodotto: il primo numero indica la temperatura minima, mentre il secondo la temperatura massima di utilizzo.



Omocinetico
Così è definito il giunto in grado di mantenere sempre uguali, le velocità di rotazione degli alberi alle estremità del giunto stesso purché l’angolo fra i due non superi un certo valore limite (omo = uguale). Le vetture con trazione anteriore hanno rappresentato per anni grosse difficoltà di realizzazione per via della trasmissione della coppia motrice alle ruote sterzanti.

Infatti il giunto di unione fra albero della ruota e semiasse crea il collegamento fra due elementi che per effetto del molleggio o in formano fra loro un ampio angolo. Se il giunto non fosse omocinetico si otterrebbero sollecitazioni in grado di limitare la durata della trasmissione e di generare scuotimenti e vibrazioni sul volante.



Panic Stop
Alla lettera “fermata da panico”. Corrisponde in realtà a una frenata d'emergenza per la quale il pilota preme a fondo il pedale del freno. Se la vettura non è dotata di Abs si verifica il bloccaggio delle ruote e la conseguente perdita di aderenza. Se invece è disponibile l'abside l’auto conserva l’aderenza al fondo stradale e continua ad essere controllabile con lo sterzo.



Parzializzazione della cilindrata
Questo sistema rende possibile il passaggio dal funzionamento di tutti i cilindri al funzionamento con esclusione di alcuni di essi. L’utilizzo di meno cilindri favorisce una pressione quasi doppia di lavoro con conseguente miglioramento del rendimento termodinamico.

Il meccanismo di aggancio e sgancio delle valvole dall’azione dell’albero a camme è ottenuto con l’utilizzo di speciali bilancieri realizzati in due pezzi: uno è collegato all’albero a camme, l’altro alla valvola. Con lo sgancio a comando elettroidraulico di un cilindretto è possibile rendere questi due pezzi indipendenti.

Il sistema risulta più efficace quanto più il motore è frazionato e di grande cilindrata. Un esempio di questo motore è il V8 Mercedes montato nella classe S.



Passo
Il passo indica la distanza fra l’assale anteriore e quello posteriore misurata assumendo come estremi i centri delle ruote poste sullo stesso lato. Questa misura costituisce uno dei dati più importanti per stabilire le condizioni di abitabilità e il comportamento in strada della vettura.



Pastiglia
La pastiglia è una guarnizione d’attrito di materiale metallico che serve nei processi di frenata del veicolo: spinta dalla pinza del freno contro il disco metallico collegato alla ruota provoca un attrito con conseguente diminuzione della velocità fino all’arresto del veicolo se la pressione esercitata dal pilota sul pedale è tale da indurla.



Pinza Freno
Si tratta di una particolare pinza con dei pistoncini che spinti dalla pressione del circuito idraulico del freno portano la pastiglia attaccata alla pinza a fare attrito col disco della ruota. In questo modo la ruota perde velocità fino all’arresto del veicolo.



Pneumatico
Corona di gomma, generalmente gonfiato con aria in pressione, posta attorno al cerchio di una ruota per proteggerla da un’eccessiva usura e per ammortizzare gli urti. Un tempo il ruolo dell’attuale pneumatico veniva svolto semplicemente da una striscia protettiva, originariamente in metallo, posta intorno alla ruota.

Il primo pneumatico ad aria compressa fu inventato da John Dunlop nel 1888. Per dovere di cronaca precisiamo però che già tra il 1845 e il 1847 R.W. Thompson aveva brevettato e commercializzato un dispositivo simile.



Portanza
La portanza è la componente dell’azione aerodinamica che si sviluppa sulle superfici alari di un alettone in una macchina in movimento. E’ diretta verso l’alto perpendicolarmente alla direzione della velocità relativa. L’entità di essa deriva dall’estensione della superficie alare e dal suo profilo oltre che dall’incidenza e dalla velocità di traslazione. E’ il fenomeno opposto alla de portanza.



Quattro ruote sterzanti
Alcune automobili hanno tutte e quattro le ruote sterzanti, caratteristica che sicuramente agevola la sterzata e consente al retrotreno di seguire più fedelmente la traiettoria impostata dal pilota.


Raggio di rotolamento
Il raggio di rotolamento è la misura che indica il diametro della ruota comprensiva del cerchio e del pneumatico. Questa misura può essere utile nel caso che si vogliano sostituire gli pneumatici di serie con dei pneumatici di larghezza maggiore mantenendo però il raggio di rotolamento



Resistenza di rotolamento
La resistenza al rotolamento è una forza che si genera a causa dell’attrito dinamico dei materiali. Classico esempio è la ruota che girando sull’asfalto perde parte della sua energia nel vincere la forza peso esercitata dall’auto sommata alla forza di coesione molecolare che si crea tra la gomma e l’asfalto.



Retrotreno
Il retrotreno è la parte posteriore della vettura in contrapposizione con l’avantreno (parte anteriore)

Ripresa
Capacità di un motore di riacquistare velocità dopo esser stato in una situazione di velocità costante. La ripresa è tanto più veloce quanto più grande è il valore di coppia motrice del motore e quanto più corto è il rapporto con cui si sta viaggiando.

Avere una buona ripresa è utile soprattutto nei sorpassi su strade dove si viaggia a velocità costante e con marce lunghe. Quando si deve effettuare il sorpasso di una macchina che viaggia a velocità di poco inferiore alla propria, è necessario riacquistare velocità tempestivamente per superare senza problemi.



Roll bar
Sono le barre d’acciaio montate nelle vetture cabriolet che proteggono i passeggeri in caso di ribaltamento. Sono utilizzate anche nelle macchine sportive da competizione e, soprattutto in quelle di formula, hanno salvato molte vite.



Roll Test
Prova di resistenza di rotolamento, eseguita misurando la decelerazione del veicolo, lasciato avanzare in folle su strada piana e rettilinea e in assenza di vento. Si ricavano le forze che la vettura incontra a procedere a velocità costante alle varie velocità possibili.



Tachimetro
Dispositivo che misura la velocità di un moto rotatorio direttamente in giri al minuto e montato sui veicoli fornisce la misura in chilometri orari. Oggi la maggior parte dei tachimetri delle auto non è collegata meccanicamente alla trasmissione, sulla quale invece si trova un dispositivo che produce una serie di impulsi elettrici, la cui frequenza varia in proporzione alla velocità; tali impulsi vengono inviati a un altro dispositivo in grado di misurare il numero di oscillazioni e convertire il valore ottenuto in km/h. Il valore viene infine visualizzato attraverso la lancetta o I più innovativi display dei sistemi digitali.



Telaio Tubolare
Struttura portante a traliccio il cui nome deriva dal fatto che è ottenuta saldando fra loro tubi e poi ricoprendola con i pannelli della carrozzeria. E’ un telaio con caratteristiche di leggerezza e buona rigidità torsionale anche se superato dalle monoscocche in fibre di carbonio e kevlar (fibre di grafite particolari) assicurano ormai risultati nettamente superiori.

Un tempo questo tipo di telaio veniva utilizzato per vetture da competizione mentre oggi lo si impiega per produzioni in piccola serie. Questo perché da una parte richiede limitate attrezzature e investimenti esigui, dall’altra risulta costoso per il lungo lavoro di manodopera altamente specializzata.



Tenuta
Si dice che un’ autovettura ha una buona tenuta di strada se riesce a mantenere la traiettoria impostata dal pilota senza particolari correzioni anche in condizioni difficili quali curve percorse ad alte velocità, manovre di emergenza o guida su fondi scivolosi.

Una buona tenuta dipende in gran parte dal corretto assetto della vettura. Per poter misurare la tenuta si deve rilevare la velocità laterale massima oltre la quale l’auto esce di traiettoria: più è grande questo valore più la tenuta è maggiore.



Terza luce stop
Diventata ormai d’obbligo su tutte le vetture, la terza luce di stop è quella collocata nel lunotto della vettura ad integrazione delle altre due collocate nei gruppi ottici posteriori.



Trasmissione
Attraverso l’innesto a frizione, la coppia motrice dell’albero a gomiti viene trasmessa al cambio di velocità e da questo al differenziale che la ripartisce fra le due ruote motrici. Nelle automobili comuni a motore anteriore e trazione posteriore, fra il cambio di velocità e il differenziale è interposto l'albero di trasmissione ad essi collegato mediante giunti elastici che attutiscono le sollecitazioni meccaniche dovute alle variazioni di velocità.

Nelle automobili con motore e trazione anteriori o al contrario con motore e trazione posteriori, invece, cambio e differenziale sono un unico corpo e non è previsto l'albero di trasmissione.



Traiettoria
Linea descritta dal centro di gravità di un corpo in movimento. La traiettoria è dunque la linea immaginaria lungo la quale si muove un automobile percorrendo una strada.



Velocità
In fisica la velocità è definita come il rapporto tra lo spazio percorso e il tempo impiegato a percorrerlo.
Quando il moto è uniforme, la velocità è costante e si determina semplicemente dividendo lo spazio per il tempo.

Se invece il moto è accelerato, la velocità varia istante per istante; in questo caso la "velocità istantanea" viene calcolata come rapporto tra la variazione di posizione e l'intervallo di tempo purché quest'ultimo sia di ampiezza infinitesima, o comunque sufficientemente breve perché la velocità possa essere considerata costante all'interno di esso. La velocità è rappresentata da un vettore, quindi è specificata da intensità, direzione e verso.

Vetri Stratificati
Hanno prima di tutto la funzione di proteggere le persone in casi d’urto. Resistono inoltre ai tentativi di scasso, costituiscono un buon isolante acustico e forniscono un’efficacissima protezione dai raggi solari e dagli ultravioletti (99%) Sono costituiti da due strati di vetro, spessi circa 2 - 2,5 mm, intramezzati da un doppio strato di PVB (butirale di polivinile) di circa 0,5 mm di spessore. Utilizzati per i parabrezza, si prevedono anche per i vetri laterali.
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