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I costi del carburante e i consumi

12 ago 2013 - 09:18
Potrà anche dar fastidio, il continuo accenno alla crisi e il conseguente aumento dei carburanti, ma la dura reatà è questa. Se dovessi scegliere un sottofondo musicale per questo capitolo, sarebbe senza dubbio "Svalutation", a distanza di 40 anni, più che mai attuale. Prima dell'entrata in vigore dell'euro, ricordo che la benzina già sfiorava le 2000 lire (€ 1,03), il gasolio 1800 lire (0,93 cent) e il gpl circa dalle 800 alle 1000 (circa 50 cent). Sono passati quasi dieci anni da allora, e l'altalena dei prezzi non si è mai fermata, anzi! Qualche mese fà, la benzina ha raggiunto e superato l'euro e 50, il gasolio seguiva a ruota.

Chi usava l'auto per lavoro, come per esempio i rappresentanti, sceglieva il gasolio perchè a lungo andare, nonostante il superbollo, "ammortizzava" i costi macinando migliaia di km all'anno. Rispetto al passato, le auto hanno fatto passi da gigante: sono più leggere, sicure ed economiche. La tecnologia motoristica, sperimenta ogni giorno nuove centraline e sistemi d'iniezione, atti a ridurre sensibilmente i consumi anche in vetture con cilindrate elevate. Non sorprende che, una berlina sopra i 2000 cc, riesca a percorrere anche 15 km/lt.

Da circa vent'anni a questa parte, anche le utilitarie adottano motori a 4 valvole per cilindro, prerogativa, fino ad allora delle gran turismo più blasonate. Per citare Henry Ford, il progresso può definirsi tale se è messo al servizio di tutti; una buona filosofia, e i vertici della casa da lui fondata l'hanno messa in pratica offrendo ai suoi clienti prodotti sempre all'avanguardia. Difficile scrivere senza citare marche e rasentare la pubblicità occulta.

Devo però seguire una certa linea e parlare in generale. Per riprendere il discorso, da allora, altre case hanno adottato questo sistema: alcune per ridurre appunto i consumi e altre per incattivire i modelli in produzione. Da sempre, mi aggiorno sull'argomento motori: acquisto alcune riviste del settore, navigo in internet o le sfoglio in biblioteca. Insomma, mi piace e ne seguo l'evoluzione, al pari di un tifoso che si informa sulla squadra del cuore.

Ultimamente, si sente parlare di nuovi motori raffreddati ad aria, bicilindrici aspirati o turbo. Da qualche anno a questa parte, in Italia, il cambio automatico si sta ritagliando una buona fetta di mercato. Se prima lo si vedeva solo su vetture di lusso, o destinate ad utenti con handicap agli arti superiori o inferiori, ora è diventato uno status, ed è stato riconosciuto come un accessorio capace di rendere la guida più rilassante ed economica. E' la Smart che ha dato l'input, per quanto riguarda le utilitarie e poi si è passati alle medie cilindrate. In sostanza, il cambio automatico, è migliore del tradizionale, a patto di non giocare col selettore delle marce, poichè i consumi salirebbero e l'automatismo non avrebbe senso.

L'aerodinamica della vettura, gioca anch'essa un ruolo importante sul fronte dei consumi. Meno resiste nell'avanzamento, migliore sarà il rendimento in marcia. I saloni dell'auto sono pieni di prototipi, frutto dell'estro dei vari designer. Anche loro, come gli stilisti di moda, giocano con le linee e creano modelli sempre più aerodinamici e filanti.
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