Sette arresti e oltre cento indagati; questi sono i numeri che hanno chiuso l'inchiesta sulle patenti facili nel Nord Sardegna, aperta circa due anni prima.
Titolari di autoscuole, istruttori e funzionari della Motorizzazione, tutte persone insospettabili che agivano indisturbati da quasi tre anni, dopodichè, qualcuno ha iniziato a sentire odore di bruciato e di conseguenza, ha avviato le prime indagini.
Indagini portate avanti tramite intercettazioni telefoniche, in cui lor signori si sentivano discutere animatamente e complottavano perchè il sistema non cadesse.
1000 €, questo il prezzo per non studiare una sola pagina di quiz e ottenere la licenza di guida senza fatica e stress da esami.
Ad un certo punto, però, qualcosa è andato storto, poiché alcuni “clienti” non sono rimasti soddisfatti del servizio ricevuto e sono iniziate le ripicche, veri e propri pestaggi ai danni di uno dei titolari.
E proprio queste aggressioni, mascherate da rapine, con la loro modalità e frequenza alquanto anomala, hanno dato l'input alle indagini e fatto luce sugli intrallazzi.
Ora, per tutti gli indagati, le accuse vanno dall'associazione a delinquere alla corruzione aggravata e continuata, peculato, abuso d'ufficio, falsità materiale ed ideologica.
Un bel fardello da cui difendersi, qualcuno parla, altri continuano a negare, ma ormai non potranno godere della libertà per qualche tempo.