Il nuovo Codice della Strada, introdotto cinque mesi fà, dispone normative precise riguardo la circolazione dei veicoli a due ruote, biciclette in particolare.
E' previsto, infatti, l'uso del casco protettivo e del giubbino catarinfrangente qualora si circoli in strade extraurbane e gallerie. Dicembre è stato alquanto funesto, poichè all'inizio del mese (6/12) si è verificata la strage in un paesino calabro ad opera di un marocchino che ha perso il controllo dell'auto, scontratasi con un gruppo di cicloamatori della domenica.

Meno di due settimane dopo, ecco un altra vittima. Stavolta sono le strade sarde a macchiarsi di sangue, in un tratto di galleria, in stato di black-out a causa di un traliccio caduto e la conseguente avaria all'impianto di illuminazione. A completare il quadro, la mancanza di gasolio, che serve ad azionare l'impianto di emergenza.

E' così che un noto ristoratore di Quartu, secondo voci, privo di ncessarie protezioni al momento dell'impatto, ha perso la vita nella galleria della nuova S.S. 554, nel tratto di Terra Mala, dopo esser stato tamponato dall'auto di un pensionato.
Proprio a causa del buio totale, l'investitore ha potuto fare ben poco per evitare l'urto, che gli ha causato un forte choc.

Il riconoscimento, reso difficile dalle condizioni della vittima e dalla mancanza di documenti, è stato possibile solo diverse ore dopo, all'obitorio cittadino, da parte della moglie, la quale aveva in precedenza allarmato il 113, poichè il consorte tardava il rientro.
E' stato questo presentimento a far partire le ricerche e non tardare oltremodo gli eventi, nonostante il tragico epilogo.

Le indagini per accertare le responsabilità del caso sono ancora in corso, ci sarà da aspettare e intanto si spera che si attuino misure preventive più efficaci a riguardo, non solo infrastrutture, ma anche controlli e sanzioni esemplari in entrambi in fronti.
Prevenire, vuol dire osservare le norme della circolazione e mettersi in sicurezza. La stessa sicurezza fornita dal calore degli affetti familiari.