I terribili eventi naturali che hanno colpito di recente i territori italiani, soprattutto la Liguria e la Toscana (regioni nelle quali, oltre ad esserci stati paurosi danni alle cose, si sono purtroppo registrate le perdite di diverse vite) hanno riempito pagine di giornali e arricchito la programmazione televisiva che ininterrottamente ci ha tenuto informati sugli stravolgimenti provocati dalle tremende alluvioni, sui terremoti e sugli smottamenti, attraverso telegiornali e trasmissioni di approfondimento.
Se per le vite umane non è possibile purtroppo fare nulla, vi sono però perdite materiali di un certo livello (case, negozi, attività economiche varie e automobili) sulle quali è possibile intervenire per ottenere una qualche sorta di risarcimento o aiuto economico per ricostruire ciò che la foga di madre natura ha strappato con forza.
Per quanto concerne il risarcimento dei danni cagionati, l’iter burocratico è complesso, tanto che l’Adiconsum (l’associazione che tutela i consumatori), nella persona del suo segretario Pietro Giordano, denuncia proprio la mancanza di un decreto dedicato alla copertura per i danni provocati dalle catastrofi naturali. Il segretario chiede che la macchina statale si dia da fare per accorciare le tempistiche necessarie per ottenere il risarcimento dei danni cagionati da questi disastri, agendo presso le banche affinché concedano a chi deve ricostruire aziende e attività commerciali, ma anche a coloro che devono riedificare la propria casa, tassi agevolati, per fare in modo che le cose tornino in fretta così com’erano prima delle piogge devastanti e ognuno possa riprendere la propria vita.
Seppure le pratiche burocratiche siano lunghe, vi sono delle procedure (suggerite dalla Protezione Civile) da seguire passo passo, in modo da ottenere il risarcimento dei danni in caso disastri catastrofali avvenuti in seguito a calamità naturali.
La prima cosa da fare è quella di scattare foto e tenere la prova dei danni subiti (conservare quindi le foto della propria auto e dei danneggiamenti avvenuti). Successivamente si potrà chiedere (per abbreviare le procedure risarcitorie) l’intervento dei Vigili del Fuoco che redigeranno un verbale attestante l’entità dei danni subiti, ma in ogni caso sarà necessario conservare scontrini e fatture inerenti le spese sostenute per riparare o sostituire i beni immobili. Il passo seguente sarà quello di presentare la richiesta di risarcimento alla Protezione Civile. Infine sarà opportuno verificare se all’interno del contratto stipulato per la polizza sulla propria casa, è presente la clausola dedicata al risarcimento in caso di danni da catastrofi, nel qual caso ovviamente dovrà essere inoltrata la domanda di risarcimento alla propria compagnia assicurativa.
Queste procedure non serviranno certo a riportare in vita le povere vittime, ma speriamo che l’esistenza dei sopravvissuti si avvii verso la normalità.