E’ l’argomento principale del 2011 e ora è divenuto anche il più importante del 2012, il problema del caro benzina trova spazio su tutte le testate giornalistiche e su tutte le reti tv italiane.
Insieme ai rincari di bollo, assicurazioni e imposte varie, l’aumento del carburante (che sia benzina verde o gasolio) accende ogni volta una marea di polemiche e suscita l’indignazione sia degli automobilisti della domenica, sia di chi l’auto la usa tutti i giorni per andare a lavoro e non ha la possibilità di usare mezzi alternativi (mezzi pubblici, motorini o biciclette), e si parla di milioni di persone.
Ormai dal benzinaio si viaggia su cifre che vanno da 1,70 euro sino a 1,80 euro in alcune regioni italiane, prezzi esorbitanti soprattutto perché non ci sono solo le accise che aumentano a vista d’occhio, ma sul prezzo influiscono anche le tasse risalenti alle vecchie guerre ormai dimenticate.
Gli aumenti dei prezzi alle pompe sono un problema difficile, inserito in un contesto politico ancora più complicato, come quello che si trova dinanzi il governo Monti, deciso a risolvere le difficoltà che attanagliano la nostra nazione.
Difficile arrivare a fine mese, ora poi anche chi ha un buon lavoro si trova in difficoltà, prosciugando il proprio portafoglio ogni volta che si reca dal benzinaio per fare il pieno di carburante.
Pare però che a questo si aggiungeranno ulteriori impennate dei prezzi legate a tutto ciò che ruota intorno al mondo dell’auto, in particolare ci si riferisce alle assicurazioni automobilistiche.
Pare infatti che dal 21 dicembre 2012, i prezzi da pagare non varieranno più in base al sesso dell’assicurato (cosa, questa, che rendeva un po’ più alto il premio dei signori uomini), maschi e femmine pagheranno la medesima cifra.
La Corte Europea di Giustizia ha sicuramente pensato di fare una buona azione, ma non ha considerato che questo andrà probabilmente (c’è il 101% di possibilità che ciò accada) a colpire il portafoglio delle donne. Infatti per l’adeguamento non ci sarà un ribasso dei premi pagati dagli uomini, per bilanciare quello delle donne, ma queste cifre rimarranno le stesse. Ci sarà bensì l’aumento delle assicurazioni delle donne!
C’è una remota speranza che invece ci siano ribassi, ma non è il caso di illudersi!