Fumare fa male, questo lo sanno tutti. Si inquina l’ambiente, si buttano tanti soldi (che finiscono letteralmente in fumo) e si perde la salute. Ma forse molti ignorano gli effetti altrettanto nocivi anche per chi tiene alla propria salute e ha deciso di dire no alla sigaretta.
I fumatori passivi, infatti, non sono esenti da rischi e devono dare la colpa dei pericoli che corrono proprio a chi non riesce a liberarsi dal vizio del fumo. Fumare è una delle principali cause di morte e anche il fumo passivo provoca lo stesso danno.
Il venti per cento dei decessi in tutto il globo è provocato dall’uso di sigarette e affini, e (come è facilmente intuibile) il novantacinque per cento dei tumori ai polmoni, degli enfisemi polmonari e delle bronchiti è determinato sempre dal pericoloso vizio.
Il nemico principale della nostra salute, però, può anche essere più pericoloso. Esso aggrava i suoi effetti quando ci si trova all’interno delle automobili, ed è stato stabilito che, dopo il divieto di fumo all’interno dei locali pubblici, l’interdizione si estenderà anche all’abitacolo delle auto: guai a chi verrà beccato a fumare in macchina!
La pericolosità del fumo in un ambiente piccolo e sigillato come è l’auto è stata stabilita da uno studio inglese, il quale ha constatato che le tossine sviluppate sono più dannose di quelle create in qualsiasi altro ambiente poiché i loro livelli divengono 23 volte superiori a quelli presenti nei locali frequentati dai fumatori. Il rischio maggiore è corso dai più deboli, ovvero anziani e bambini.
La legge che vieta il fumo nelle auto è voluta fortemente dalla Gran Bretagna, che vuole tutelare soprattutto chi nella vita è costretto a subire gli effetti del fumo passivo. Anche in Italia il problema è sentito, poiché le morti provocate dal questo killer silenzioso si attestano ogni anno a 2500.