Il numero delle demolizioni automobilistiche in Italia è cresciuto nel primo mese del 2012 e si attesta a livelli record. Ecco come aprire in bellezza il nuovo anno!
Questo dato, rilevato naturalmente dal PRA, ha un sapore dolce amaro e se è confrontato con il numero delle immatricolazioni nello stesso periodo si fa presto a tirare le somme.
Pare infatti che il numero delle immatricolazioni nel Bel Paese nel periodo indicato, gennaio 2012, sia di 137.119 vetture, mentre la quantità di demolizioni sia di ben 143.885 automobili. Una differenza preoccupante, un rilevamento allarmante giunto proprio subito dopo la manovra del nuovo governo Monti, il quale, dopo aver aumentato le tasse, ha creato il superbollo e, come ciliegina sulla torta, ha sollevato il prezzo dei carburanti.
Questo aumento delle demolizioni, in percentuale del 2.3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, segna l’abbandono da parte degli automobilisti delle vecchie e care auto, così inquinanti e costose da far pensare che sia una faccenda positiva, almeno per la tutela dell’ambiente e della nostra salute, che deve fronteggiare ogni giorno attacchi e pericoli di ogni genere.
Tornando invece ai risvolti economici, viene messa in luce una situazione inquietante, dove si nota che anche i più abbienti devono farsi i conti in tasca prima di decidere di acquistare una nuova auto e per stabilire se siano in grado di mantenere vetture con molti cavalli.
Nella nostra Italia, pare che i modelli più in voga, i più economicamente facili da mantenere, siano le utilitarie e le citycar, con potenza ridotta e piccoli motori, che siano adeguate alle norme Euro 4 ed Euro 5. Coloro che sono invece in possesso di auto di grossa cilindrata, o magari modelli di media, potenza che però non rispettano le norme anti inquinamento, dovranno prepararsi a ulteriori tassazioni.
Per quanto ci riguarda, pensiamo che le circa 6mila auto in meno in circolazione siano anche un punto positivo per chi ama (e soprattutto può permettersi) spostarsi a piedi, in bicicletta ma anche con i mezzi pubblici (alimentati da energie pulite).
Purtroppo non tutti però possono permettersi di rinunciare all’auto.