Tra le novità del nuovo governo tecnico di Monti vi sono anche le nuove normative sulle liberalizzazioni, le quali hanno lo scopo di mettere un freno agli imbrogli e alle truffe perpetrate ai danni delle assicurazioni auto.
Il governo ha deciso di tutelare maggiormente il settore delle RC Auto, così spesso danneggiato dall’azione di professionisti della truffa, ma anche da “semplici “ cittadini, che alla prima occasione buona non si lasciano sfuggire l’opportunità di gabbare la propria assicurazione.
Se le motivazioni dei furfanti “non addetti ai lavori” sono differenti da quelle dei professionisti (i primi si sentono truffati dai prezzi esorbitanti dei premi che versano ogni anno e cercano di rifarsi degli euro secondo loro derubati, i secondi lo fanno per arricchirsi), non esiste comunque differenza nelle pene inflitti agli imbroglioni: la legge non fa alcuna differenza.
Ecco quindi spuntare da Palazzo Chigi un documento nel quale, con l’intento di limitare le azioni di risarcimento delle compagnie assicuratrici, si decreta che il colpo di frusta non verrà risarcito senza che vi siano accertamenti clinici che attestino l’avvenuto trauma e le sue conseguenze.
Il danno biologico permanente, pertanto, dovrà essere accertato solo da un medico, in caso contrario nessuno potrà ottenere il risarcimento.
Il provvedimento chiaramente nasce a causa del dilagare delle richieste di risarcimento da parte di chi, per un banale tamponamento ad esempio, si finge dolorante senza avere subito alcun tipo di danno. La truffa è palese ed è anche a causa di persone di questo genere che chi veramente ha subito danni non riesce a volte a venir risarcito.
Tra le altre misure disposte dal governo vi è anche una norma che stabilisce, per chi viene sorpreso alla guida senza assicurazione, di regolarizzare il contratto entro 15 giorni, durante i quali la vettura verrà inserita in una sorta di lista nera, un registro dedicato a questo tipo di infrazioni. Se entro il tempo stabilito, però, l’automobilista non avrà provveduto a pagare l’assicurazione, il caso verrà consegnato nelle mani di prefettura e forze dell’ordine.
Un’altra novità è quella che prevede la creazione di vere e proprie banche dati che riportano i nomi dei testimoni di incidenti e dei danneggiati, in modo da poter essere consultate dalle compagnie assicuratrici (che potranno accorgersi degli eventuali raggiri).
Fortunatamente è stata abolita, invece, la norma che prevede un taglio del 30% alla cifra da risarcire se l’auto non è riparata da un’officina non convenzionata con la compagnia assicuratrice.
Per finire, sarà previsto il carcere (da 1 a 5 anni) per chi finge di aver avuto un danno fisico o un danno alla propria auto. E fingere non sarà così facile, dato che a breve sarà obbligatorio dotare i veicoli della scatola nera.