La città della Madonnina, centro nevralgico della Lombardia nel quale l’economia cavalca, ha dichiarato guerra agli automobilisti che tentano di privare i ciclisti del loro sacrosanto diritto a circolare con il proprio mezzo nelle apposite piste.
Ebbene si, chi verrà beccato a parcheggiare nelle aree riservate all’ecologico mezzo a due ruote dovrà pagare la relativa multa. Il provvedimento, ormai attivo a Milano da diversi mesi ma solo recentemente corredato da un ferreo rigore, ha già fatto raggiungere alle casse comunali cifre ragguardevoli, dato che solo negli ultimi mesi le sanzioni hanno subito un aumento del 613%!
Dal mese di agosto 2011 a gennaio 2012 si sono registrate la bellezza di 2680 multe, mentre nello stesso periodo dello scorso anno le sanzioni sono state solamente 376. La severità dei vigili urbani è palese, ma serve sicuramente a restituire ai numerosi ciclisti la sicurezza della quale in tanti anni sono stati privati a causa della scorrettezza degli automobilisti meneghini.
Il boom delle sanzioni per divieto di so
sta servono, a detta di Pierfrancesco Maran, l’assessore alla Mobilità, per fare in modo che chi circola in bicicletta abbia una città più vivibile. Dopo la tanto contestata area C, che riduce il traffico in favore dei pedoni, dei ciclisti e dei mezzi pubblici, questo provvedimento è stato creato ad hoc per le due ruote.
Le piste ciclabili devono essere rispettate da tutti, ma chi va in bicicletta non ha solo diritti, deve anche rispettare molti doveri. Ed ecco che si coglie l’occasione per presentare un interessante e-book, un manuale comunale che raccoglie diritti e doveri di chi circola in sella alle due ruote.
Il moderno velocipede è un mezzo pericoloso potenzialmente per chi lo usa ma anche per chi se lo trova a transitare nelle vicinanze.
“Consigli per la sicurezza di chi va in bicicletta”, questo è il nome dell’e-book, snocciola, tra le altre, le regole fondamentali per chi va in bicicletta. Esse sono essere prudenti, farsi vedere, farsi sentire ed, infine, conoscere e rispettare le norme del codice di sicurezza stradale.
Le regole ci sono, speriamo siano affiancate dal necessario buonsenso da parte di tutti.