Tutti sappiamo quanto è noioso e difficile cercare un parcheggio il più vicino possibile al terminal nel quale ci si sta recando, a causa anche di coloro che in aeroporto, dopo aver accompagnato parenti o amici, decidono di trascorrervi ore ed ore (come se si trattasse di un centro commerciale). Ma la legge in questo caso accorre in nostro aiuto.
Il Senato, infatti, ha deciso qualche giorno fa che chi si attarda oltre i venti minuti a prelevare o ad accompagnare un viaggiatore pagherà una multa molto salata.
La prima regione nella quale verrà applicata la nuova legge, che richiederà ancora un annetto di attesa, è la Lombardia, nella quale sono soprattutto gli scali milanesi a registrare i maggiori disagi. Qui, dunque, una sorta di Big Brother, veglierà sugli automobilisti diretti all’aeroporto, cronometrando il tempo che impiegheranno nel dire “buon viaggio” o “benvenuto” al loro caro, attraverso apparecchi che rileveranno queste tempistiche. Chi sforerà i venti minuti di parcheggio concessi da chi gestisce l’aeroporto riceverà multe automatiche di 80 €, chi invece rientrerà nei tempi concessi non dovrà pagare nulla per la sosta.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di emulare il sistema già in uso in altri aeroporti italiani (come Bari e Venezia), dove appunto si è riusciti nell’intento di diminuire drasticamente il traffico di auto davanti agli aeroporti.
Con il sistema di multe automatiche in aeroporto, vengono puniti anche i furbetti che restano in auto in attesa dei viaggiatori, che evitano la multa spostandosi non appena appare un vigile all’orizzonte.
Le cifre delle multe effettuate saranno versate non al gestore dello scalo aeroportuale, ma al comune, dato che le sanzioni verranno accertate dall’organo di polizia municipale, poiché si tratta di regolazione del traffico vera a propria. La normativa prevede, inoltre, che sia il comune a gestire il sistema automatico, così come avviene per i tutor autostradali.