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Lavori di pubblica utilità per chi beve

12 ago 2013 - 11:30
Guidare è un piacere, anche se non per tutti. Ma il piacere si scontra spesso con la dura realtà e non tutti possono decidere se prendere la macchina per andare a lavoro (o per sbrigare le faccende quotidiane), oppure i mezzi pubblici.

Quindi, come ben sappiamo, ci si trova spesse volte in strada, mani sul volante, intenti a raggiungere la propria meta, facendo attenzione a non venire coinvolti in incidenti o tamponamenti.
A volte la ruota gira bene e si rientra a casa sani e salvi, mentre altre volte la sorte è avversa e ci coinvolge in sinistri di varia entità. La colpa a volte è di una parte, altre volte lo è dell’altra, ma se a sbagliare è chi ha bevuto più del consentito la faccenda cambia perché il danno si poteva evitare.

Ecco allora che da Genova arriva un particolare tipo di pena per chi ha alzato il gomito (e però non ha ancora fortunatamente provocato un incidente), che non ha nulla a che vedere con la classica sanzione amministrativa e che si basa sull’articolo 186, comma 9-bis che si trova nel nuovo codice stradale. All’interno della norma viene disposto che l’automobilista che viene beccato alla guida dopo aver bevuto più della quantità consentita dalla legge (o anche chi si trova nell’auto in tale stato con il motore spento) non verrà arrestato e multato ma dovrà prestare la sua opera nello svolgimento di lavori di pubblica utilità.

Il progetto genovese prende spunto dall’idea già realizzata a Bolzano recentemente ed ispirata a sua volta alle pene di lavoro inflitte dal governo inglese ai suoi cittadini.
Per ora il progetto è ancora in fase consultiva (si attende la conferma dal Tribunale per la convenzione), ma già vi sono automobilisti che stanno scontando la propria pena ripulendo giardini pubblici, pulendo spiagge, torrenti o sistemando strutture sportive. Il fine è quello di sensibilizzare chi viene trovato a guidare in queste condizioni affinché comprenda la pericolosità del gesto per sé e per gli altri, dando modo di collaborare e lavorare per il bene comune.

Sono esclusi dal progetto coloro che hanno già prestato tale servizio: per loro non ci saranno sconti di pena, la sanzione è assicurata.
Atzeni Infortunistica Stradale s.r.l.
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